31 gennaio 2012
Satellite tedesco stava per cadere su Pechino
Lo scorso ottobre, il satellite tedesco Roentgen (Rosat) e' rientrato nell'atmosfera terrestre ed e' affondato nella baia del Bengala. Se fosse rimasto in aria ancora 7 minuti, sarebbe cascato su Pechino.
La notizia
30 gennaio 2012
Eurozona: In arrivo la "tempesta perfetta" ?
Nonostante i tentativi da parte dei leader politici ed economici per convincere che la zona dell' euro ha voltato pagina, l'opinione prevalente degli esperti e' che le cose possono solo peggiorare e sta arrivando una "tempesta perfetta".
La cantante francese Shy'm
Al Nrj Music Award di Cannes.
Shy'm who?
Having said that, con dei seni cosi, e' un dovere mettere in vista.
Shy'm who?
Having said that, con dei seni cosi, e' un dovere mettere in vista.
Fiscoblitz
Il Presidente del Consiglio ha proprio ieri dato una interessante notizia: ha infatti dichiarato che d’ora in poi tutto quanto verrà recuperato grazie alla lotta all’evasione verrà destinato ad alleggerire il carico fiscale che grava sui cittadini e sulle imprese. A dire il vero il concetto ci è stato esposto innumerevoli volte con lo slogan “pagare tutti per pagare meno”. Come sia andata a finire è sotto gli occhi di tutti: mentre gli uffici tributari annunziavano ogni anno, trionfalmente, di aver recuperato dieci, dodici, quindici miliardi dalla lotta all’evasione, le tasse ed i contributi non facevano che aumentare, dando l’impressione che o gli strabilianti risultati della lotta erano largamente sovrastimati e quindi non veritieri, oppure il discorso serviva unicamente per raccogliere più fondi da destinare agli abituali sprechi, parassitismi e malversazioni cui da tempo siamo abituati.
C’è da sperare che questa volta non si tratti della solita menzogna, anche se dobbiamo confessare che siamo piuttosto scettici. Ad ogni modo, per dare forza al ragionamento ed ottenere sostegno politico e popolare, da qualche settimana sono venuti di moda quelli che ci piace definire i “fisco blitz”. Com’è noto si è cominciato con Cortina D’Ampezzo, si è proseguito con Abano Terme, Portofino e proprio ieri si è attaccata in forze e con grande strepito pubblicitario l’evasione milanese.
Queste operazioni, che sembrano doverose per stanare quelli che una pubblicità televisiva di stato definisce “parassiti” (sono poi gli unici?), si prestano ad alcuni commenti critici. Gli elementi che, secondo i comunicati ufficiali, vengono presi in considerazione sono le auto di lusso e l’emissione degli scontrini fiscali. Quanto al primo elemento - a parte il fatto che non è ben chiaro cosa si intenda per auto di lusso – ci sembra che gli inquirenti perdano il loro tempo: le autovetture, come è noto, sono tutte registrate al PRA, e quindi dovrebbe essere estremamente facile sapere se i redditi dichiarati dai loro possessori sono congrui con il valore della o delle vetture, senza dare spettacolo per gettare fumo negli occhi al pubblico. Per di più, con i moderni sistemi informatici – di cui il governo è grande estimatore – incrociare i dati dovrebbe essere un problema risolvibile da un ragazzo delle medie.
Quanto all’altro aspetto dell’indagine, la verifica dell’emissione degli scontrini fiscali, sembra che sia un’operazione in linea con l’intendimento del governo di favorire lo sviluppo di un’onesta concorrenza fra tutti gli operatori sul mercato. Ma un domanda si impone: siamo sicuri che questa cattiva abitudine sia caratteristica solo degli imprenditori settentrionali. A quando le stesse operazioni verranno effettuate a Capri, o all’Argentario, o in Costa Smeralda, oppure a Roma, Napoli, Palermo?
Un’ultima considerazione, forse solo marginale. Secondo quanto viene sempre affermato, naturalmente i sedi diverse, l’evasione ammonta a circa centocinquanta o duecento miliardi: si tratta più o meno del fatturato stimato della malavita organizzata. Curioso, no?
Il Bertoldo
C’è da sperare che questa volta non si tratti della solita menzogna, anche se dobbiamo confessare che siamo piuttosto scettici. Ad ogni modo, per dare forza al ragionamento ed ottenere sostegno politico e popolare, da qualche settimana sono venuti di moda quelli che ci piace definire i “fisco blitz”. Com’è noto si è cominciato con Cortina D’Ampezzo, si è proseguito con Abano Terme, Portofino e proprio ieri si è attaccata in forze e con grande strepito pubblicitario l’evasione milanese.
Queste operazioni, che sembrano doverose per stanare quelli che una pubblicità televisiva di stato definisce “parassiti” (sono poi gli unici?), si prestano ad alcuni commenti critici. Gli elementi che, secondo i comunicati ufficiali, vengono presi in considerazione sono le auto di lusso e l’emissione degli scontrini fiscali. Quanto al primo elemento - a parte il fatto che non è ben chiaro cosa si intenda per auto di lusso – ci sembra che gli inquirenti perdano il loro tempo: le autovetture, come è noto, sono tutte registrate al PRA, e quindi dovrebbe essere estremamente facile sapere se i redditi dichiarati dai loro possessori sono congrui con il valore della o delle vetture, senza dare spettacolo per gettare fumo negli occhi al pubblico. Per di più, con i moderni sistemi informatici – di cui il governo è grande estimatore – incrociare i dati dovrebbe essere un problema risolvibile da un ragazzo delle medie.
Quanto all’altro aspetto dell’indagine, la verifica dell’emissione degli scontrini fiscali, sembra che sia un’operazione in linea con l’intendimento del governo di favorire lo sviluppo di un’onesta concorrenza fra tutti gli operatori sul mercato. Ma un domanda si impone: siamo sicuri che questa cattiva abitudine sia caratteristica solo degli imprenditori settentrionali. A quando le stesse operazioni verranno effettuate a Capri, o all’Argentario, o in Costa Smeralda, oppure a Roma, Napoli, Palermo?
Un’ultima considerazione, forse solo marginale. Secondo quanto viene sempre affermato, naturalmente i sedi diverse, l’evasione ammonta a circa centocinquanta o duecento miliardi: si tratta più o meno del fatturato stimato della malavita organizzata. Curioso, no?
Il Bertoldo
E' morto Scarface
Fascista, anti fascista, giustizialista, fazioso, traditore, uno dei peggiori Presidenti della Repubblica, insomma il solito politico italiano....
E tutti a fare gli elogi.
Dimenticatevi il riscaldamento globale. Preoccupatevi invece della nuova era glaciale in arrivo
Da 15 anni, non si e' registrato alcun aumento della temperatura sul nostro pianeta. I dati invece suggeriscono che stiamo andando vero un raffreddamento della terra, una mini era glaciale.
Adesso i politici si inventeranno la tassa sul raffreddamento globale!
Assurdita'
Il nostro nuovo governo “tecnico” è stato chiamato dal Presidente della Repubblica per un intervento urgente a fronte della grave crisi che ha colpito tutta l’economia occidentale ed in particolare il nostro paese. Non trattandosi di un governo espressione della volontà popolare, ma di un governo di emergenza ademocratico, il suo compito dovrebbe consistere unicamente nell’assumere quei provvedimenti urgenti che ci consentano di rimettere in ordine i conti pubblici e realizzare quelle riforme che permettano di riprendere la crescita.
Gli esponenti del governo sono tutti accademici, alti funzionari, esponenti della finanza: mancano, deliberatamente, esponenti del mondo politico. E si dovrebbe presumere che i componenti del governo, non ossessionati da problemi elettorali, operino unicamente nell’ambito delle cose urgenti da fare, senza legami di carattere ideologico e senza troppo guardare in faccia a nessuno, anche se le loro proposte debbono poi essere avallate dal voto del Parlamento.
Purtroppo non è così. Da un lato abbiamo un Presidente del Consiglio che, qualunque cosa faccia o si proponga di fare, si sente in obbligo di comunicarci se tutto ciò ha riscosso l’approvazione non dell’Unione Europea, ma della Cancelliera Merkel, come se noi fossimo un protettorato germanico.
Abbiamo poi un Ministro della Cooperazione e dell’Integrazione – di cui non capiamo l’utilità nell’attuale situazione di emergenza – che, forse perché non sa bene cosa fare, e memore delle sue precedenti esperienze caritative (è uno dei fondatori dell’Opera di Sant’Egidio), ha dichiarato pubblicamente che occorre dare a tutti i Rom una casa perché possano vivere in condizioni più civili.
Non gliene importa niente di tanti suoi connazionali, con pensioni di 400/500 euro mensili, che non sanno come tirare avanti: i soldi che ci sono, ed anche quelli che non ci sono, dobbiamo spenderli per dotare di decorose abitazioni degli immigrati che aborrono il lavoro e vivono nella migliore delle ipotesi di elemosine, e normalmente di ben altre dubbiose attività. E’ poi sicuro il signor ministro che, una volta installati in alloggi decenti i beneficati accetteranno di lavorare se non altro per pagarsi l’affitto?
Un’altra notizia recentissima ci informa che la provincia di Pesare Urbino ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a ben quattromila figli di immigrati nati in Italia. E’ evidente che l’operazione ha lo scopo di compiacere il Presidente Napolitano che ha già avuto occasione di esprimere il suo desiderio che in Italia si adotti lo jus soli al posto del vigente jus gentium.
La decisione di cui si è detto, che ha suscitato ampie polemiche, è poi del tutto inutile, in quanto, com’è noto, la cittadinanza onoraria consiste in una specie di onorificenza rappresentata da una pergamena, e non dà alcun diritto alla cittadinanza vera e propria.
Ci si domanda: con l’aria che tira è proprio necessario cercare motivi di polemica del tutto inutile? Sono queste le cose che permetteranno l’avvio di una solida ripresa dell’economia e del progresso? O forse queste inutili notizie hanno l’unico scopo di distrarre l’attenzione pubblica da problemi ben più importanti e gravi?
Il Bertoldo
Gli esponenti del governo sono tutti accademici, alti funzionari, esponenti della finanza: mancano, deliberatamente, esponenti del mondo politico. E si dovrebbe presumere che i componenti del governo, non ossessionati da problemi elettorali, operino unicamente nell’ambito delle cose urgenti da fare, senza legami di carattere ideologico e senza troppo guardare in faccia a nessuno, anche se le loro proposte debbono poi essere avallate dal voto del Parlamento.
Purtroppo non è così. Da un lato abbiamo un Presidente del Consiglio che, qualunque cosa faccia o si proponga di fare, si sente in obbligo di comunicarci se tutto ciò ha riscosso l’approvazione non dell’Unione Europea, ma della Cancelliera Merkel, come se noi fossimo un protettorato germanico.
Abbiamo poi un Ministro della Cooperazione e dell’Integrazione – di cui non capiamo l’utilità nell’attuale situazione di emergenza – che, forse perché non sa bene cosa fare, e memore delle sue precedenti esperienze caritative (è uno dei fondatori dell’Opera di Sant’Egidio), ha dichiarato pubblicamente che occorre dare a tutti i Rom una casa perché possano vivere in condizioni più civili.
Non gliene importa niente di tanti suoi connazionali, con pensioni di 400/500 euro mensili, che non sanno come tirare avanti: i soldi che ci sono, ed anche quelli che non ci sono, dobbiamo spenderli per dotare di decorose abitazioni degli immigrati che aborrono il lavoro e vivono nella migliore delle ipotesi di elemosine, e normalmente di ben altre dubbiose attività. E’ poi sicuro il signor ministro che, una volta installati in alloggi decenti i beneficati accetteranno di lavorare se non altro per pagarsi l’affitto?
Un’altra notizia recentissima ci informa che la provincia di Pesare Urbino ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a ben quattromila figli di immigrati nati in Italia. E’ evidente che l’operazione ha lo scopo di compiacere il Presidente Napolitano che ha già avuto occasione di esprimere il suo desiderio che in Italia si adotti lo jus soli al posto del vigente jus gentium.
La decisione di cui si è detto, che ha suscitato ampie polemiche, è poi del tutto inutile, in quanto, com’è noto, la cittadinanza onoraria consiste in una specie di onorificenza rappresentata da una pergamena, e non dà alcun diritto alla cittadinanza vera e propria.
Ci si domanda: con l’aria che tira è proprio necessario cercare motivi di polemica del tutto inutile? Sono queste le cose che permetteranno l’avvio di una solida ripresa dell’economia e del progresso? O forse queste inutili notizie hanno l’unico scopo di distrarre l’attenzione pubblica da problemi ben più importanti e gravi?
Il Bertoldo
28 gennaio 2012
Twitter si autocensura in alcuni paesi
Twitter, lo strumento per eccellenza di dissidenti e attivisti di tutto il mondo, e' adesso al centro di una polemica dopo aver reso noti piani che permettono a ciascun paese la censura di tweets che potrebbero infrangere le leggi locali.
La notizia
«A noi Schettino, a voi Auschwitz»
Ragioniamo un attimo invece di fare i soliti permalosi, e polemiche da bar di periferia o tifo da stadio.
Chi ha letto l'articolo di Fleischhauer, alzi la mano.
I thought so....
L'articolo e' volutatamente provocatorio ma vuole sottolineare la differenza culturale dei popoli in Europa, e l'impossibilita' di avere una moneta unica in base a queste differenze.
C'e' un po' di retorica, una provocazione, to be dismissed e ripeto, non credo cosi offensiva.
E sicuramente per niente razzista.
Poi tanto per chiarire, il Signore Jan Fleischhauer e' di destra, un conservatore tedesco piu' vicino ai nostri ideali che non di quelli di Repubblica.
Un Sallusti che litiga con Fleischhauer e come Mussolini che litiga con Hitler.
Ho detto Repubblica? Ma vi rendete conto che tutta questa storia e' nata da un analisi su una traduzione sbagliata fatta da un giornalista sinistrorso?
E mandiamo pure l'Ambasciatore...
La verita' e' che Sallusti c'e' cascato come un pollo.
Sarebbe stato piu' divertente un' articolo sulle defaillances del carattere teutonico.
Congedare il tutto con una battuta, un barzelletta.
Auschwitz? Way too below the belt sir!
Chi ha letto l'articolo di Fleischhauer, alzi la mano.
I thought so....
L'articolo e' volutatamente provocatorio ma vuole sottolineare la differenza culturale dei popoli in Europa, e l'impossibilita' di avere una moneta unica in base a queste differenze.
C'e' un po' di retorica, una provocazione, to be dismissed e ripeto, non credo cosi offensiva.
E sicuramente per niente razzista.
Poi tanto per chiarire, il Signore Jan Fleischhauer e' di destra, un conservatore tedesco piu' vicino ai nostri ideali che non di quelli di Repubblica.
Un Sallusti che litiga con Fleischhauer e come Mussolini che litiga con Hitler.
Ho detto Repubblica? Ma vi rendete conto che tutta questa storia e' nata da un analisi su una traduzione sbagliata fatta da un giornalista sinistrorso?
E mandiamo pure l'Ambasciatore...
La verita' e' che Sallusti c'e' cascato come un pollo.
Sarebbe stato piu' divertente un' articolo sulle defaillances del carattere teutonico.
Congedare il tutto con una battuta, un barzelletta.
Auschwitz? Way too below the belt sir!
Mentecattaggine italiota
Mi raccomando, tutti al Giglio a fare la foto e non dimenticate di sorridere...
I morti, sono sicuro, apprezzeranno.
Quanto vale un naufragio con Costa Concordia?
11,000 Euro.
Ma chi e' il responsabile della comunicazione del Gruppo Costa Crociere? Il fratello scemo di schettino?
Italianate
- Schettino guadagna 10,000 euro al mese
- Bossi figlio 12,000 euro al mese
- Un pompiere che ora sta a mollo per sistemare le cazzate di Schettino, 1,500 euro.
- Niente carcere al comandant
- Il killer zingaro del vigile di Milano sarà scarcerato perché ha 17 anni quindi va a casa
- Per sistemare gli assassini di una bimba di 9 mesi ci vuole la malavita cinese.
- Gli assassini di: Yara, Melania, Meredith, Chiara Poggi, Straccia ecc...sono evidentemente alieni
- La pubblicità mi dice che se pago le tasse, avrò più servizi.
- Monti mi dice che devo fare uno sforzo e che se tutti i politici a natale erano alle Maldive, Seychelles, Miami, Caraibi non vuol dire niente
(Via Falce Martello)
Poi vi offendete se i tedeschi ci prendono per i fondelli...
- Bossi figlio 12,000 euro al mese
- Un pompiere che ora sta a mollo per sistemare le cazzate di Schettino, 1,500 euro.
- Niente carcere al comandant
- Il killer zingaro del vigile di Milano sarà scarcerato perché ha 17 anni quindi va a casa
- Per sistemare gli assassini di una bimba di 9 mesi ci vuole la malavita cinese.
- Gli assassini di: Yara, Melania, Meredith, Chiara Poggi, Straccia ecc...sono evidentemente alieni
- La pubblicità mi dice che se pago le tasse, avrò più servizi.
- Monti mi dice che devo fare uno sforzo e che se tutti i politici a natale erano alle Maldive, Seychelles, Miami, Caraibi non vuol dire niente
(Via Falce Martello)
Poi vi offendete se i tedeschi ci prendono per i fondelli...
27 gennaio 2012
E la scarpa del Primo Ministro finisce su eBay
Arborigeni mettono in vendita la scarpa persa dal Primo Ministro australiano durante la sua fuga di ieri.
Modello della Midas (che sul suo sito rende omaggio a "Cenerentola Gillard"), taglia 36, blu scuro.
L'inchino di Monti al governo del Cav
Gli agiografi ufficiali hanno riempito pagine per spiegare quanto Mario Monti sia diverso da Silvio Berlusconi. La sua sobrietà opposta alla "follia" del Cavaliere. Ma in politica, molto più dello stile, contano le azioni. E il Professore ieri lo ha detto chiaramente: il suo governo si sta muovendo in continuità con chi lo ha preceduto.
Messaggio netto.
Messaggio netto.
26 gennaio 2012
Compagnia aerea low cost norvegese protagonista del piu' grande ordine di aerei mai realizzato in Europa
Una compagnia aerea che praticamente nessuno conosce, con una capitalizzazione di 390 milioni di dollari e che riesce a comprare 200 aerei per un valore totale di 22 miliardi, evidenzia la differenza tra le robuste economie del Nord Europa e quelle in difficolta' nel Sud.
Bello essere un paese produttore di petrolio gestito come si deve....
Primo Ministro australiano salvata dalla sua guardia del corpo
Julia Gillard, Premier laburista e' francamente un personaggio imbarazzante.
Il primo ministro Gillard si trovava in un ristorante insieme al leader dell'opposizione Tony Abbott, mentre all'esterno circa 200 sostenitori dei diritti degli aborigeni protestavano, colpendo le finestre del locale. Circa cinquanta poliziotti hanno poi scortato i due leader politici dalla porta laterale fino alla loro auto, con la Gillard che e' stata letteralmente presa tra le braccia dalla sua guardia del corpo che la proteggeva dalla folla. Durante il tragitto ha perso una scarpa ed e' pure inciampata.
Polizia cinese spara su manifestanti tibetani
(AGI) Pechino - E' di quattro manifestanti morti e almeno una trentina di feriti il bilancio degli scontri nelle proteste tibetane che si susseguono da lunedi', le piu' violente degli ultimi quattro anni. Lo riferisce il gruppo Free Tibet, basato a Londra, che spiega che dopo gli scontri di lunedi' a Luhuo, martedi' i disordini si sono estesi alla provincia di Seda dove due manifestanti sono stati uccisi. Altri due manifestanti sono stati uccisi oggi nella provincia sud-occidentale di Sichuan, nell'altipiano a maggioranza buddista al confine con il Tibet.
Per la Xinhua -agenzia ufficiale del governo cinese- la vittima sarebbe una sola.
China Police Open Fire on Tibetans as Protests Spread
Italianate
Finalmente anche il cardinale Bagnasco, presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha deciso di impegnarsi a sostegno della linea del governo Monti. Qualche giorno fa ha infatti solennemente dichiarato che “l’evasione è un peccato”: una dichiarazione che susciterà, ed anzi ha già suscitato, commenti favorevoli in tutti gli ambienti. Almeno questa volta non abbiamo assistito alla solita levata di scudi contro le indebite interferenze della Chiesa negli affari politici italiani.
Purtroppo temiamo che l’eminente presule non abbia ben approfondito la questione di cui ha parlato con tanta sicurezza e solennità. Per esempio non ha preso in considerazione il concetto se è giusto che lo stato sottragga alla libera disponibilità dei cittadini – ci riferiamo soprattutto a quelli che lavorano e producono – oltre la metà del frutto del loro impegno.
Ed ancora, non ha detto una parola su coloro che percepiscono dei redditi senza lavorare, fannulloni, politici, pubblici funzionari, pensionati baby, finti invalidi eccetera, in tal modo trascurando ben due affermazioni dell’Antico Testamento: “ti guadagnerai il pane col sudore della tua – non quella altrui - fronte” e “settimo, non rubare”.
Infine non ha speso una parola a proposito di chi, abusando della credulità del popolo che gli ha concesso la propria fiducia, sperpera in maniera scandalosa il frutto del lavoro dei suoi concittadini ed ha la prosopopea di condannare chi cerca di sottrarsi a quella che troppo spesso ha il carattere dell’estorsione.
o o o o
Fra le misure per superare la crisi e rimettere in sesto le disastrate finanze del paese si è ventilata l’ipotesi di far sopportare qualche, sia pur lieve, sacrificio anche ai rappresentanti della politica – che sanciscono in tutta tranquillità quanto i cittadini debbano sacrificarsi – riducendo in qualche modesta misura alcuni dei benefici di cui attualmente godono, in particolare sul piano dei vitalizi.
Apriti cielo: un gruppo di parlamentari, che peraltro cerca di mantenere l’anonimato sui nomi dei firmatari (segno che anche fra di loro qualche sentimento di pudore e di vergogna alligna ancora) ha deciso di presentare una protesta, chiedendo l’annullamento dell’infame attentato alla dignità ed ai “diritti acquisiti” dei rappresentanti del popolo sovrano. Chiaro esempio di quanto essi si sentano superiori ai comuni mortali e meritevoli di un trattamento speciale, negato ai propri elettori.
o o o o
Giunge notizia che l’INPS, dai mesi di novembre/dicembre, ha sospeso i pagamenti delle pensioni agli italiani residenti all’estero, con una serie di risibili giustificazioni, di cui la più stupida consiste nel motivare i ritardi con ipotetici “problemi burocratici”, come se questi problemi non se li fossero creati gli stessi burocrati. E’ da rilevare la solita asimmetria di trattamento fra lo stato ed i cittadini: mentre lo stato giustifica qualunque violazione dei diritti dei cittadini con i fantomatici problemi burocratici, lo stesso tipo di giustificazione non è tollerata in alcun modo se addotta dal cittadino per giustificare ritardi nell’adempimento dei propri doveri.
A parte queste amare considerazioni, esiste il fondato sospetto che i ritardi siano stati pianificati “in alto” per ridurre l’esposizione di cassa del settore pubblico, tenendo presente che gli italiani residenti all’estero, per ovvi motivi, anche se molto arrabbiati, non possono manifestare davanti a Palazzo Chigi, né bloccare stazioni, aeroporti od autostrade. E d’altra parte essi non possono certamente contare sull’appoggio e la difesa dei sindacati, che non vedono alcun interesse nel sostenere chi, risiedendo all’estero, non può appoggiare le iniziative sindacali in Italia.
Bell’esempio di spregiudicatezza da parte del governo e di grande sensibilità di chi pretende di difendere lavoratori e pensionati.
Il Bertoldo
Purtroppo temiamo che l’eminente presule non abbia ben approfondito la questione di cui ha parlato con tanta sicurezza e solennità. Per esempio non ha preso in considerazione il concetto se è giusto che lo stato sottragga alla libera disponibilità dei cittadini – ci riferiamo soprattutto a quelli che lavorano e producono – oltre la metà del frutto del loro impegno.
Ed ancora, non ha detto una parola su coloro che percepiscono dei redditi senza lavorare, fannulloni, politici, pubblici funzionari, pensionati baby, finti invalidi eccetera, in tal modo trascurando ben due affermazioni dell’Antico Testamento: “ti guadagnerai il pane col sudore della tua – non quella altrui - fronte” e “settimo, non rubare”.
Infine non ha speso una parola a proposito di chi, abusando della credulità del popolo che gli ha concesso la propria fiducia, sperpera in maniera scandalosa il frutto del lavoro dei suoi concittadini ed ha la prosopopea di condannare chi cerca di sottrarsi a quella che troppo spesso ha il carattere dell’estorsione.
o o o o
Fra le misure per superare la crisi e rimettere in sesto le disastrate finanze del paese si è ventilata l’ipotesi di far sopportare qualche, sia pur lieve, sacrificio anche ai rappresentanti della politica – che sanciscono in tutta tranquillità quanto i cittadini debbano sacrificarsi – riducendo in qualche modesta misura alcuni dei benefici di cui attualmente godono, in particolare sul piano dei vitalizi.
Apriti cielo: un gruppo di parlamentari, che peraltro cerca di mantenere l’anonimato sui nomi dei firmatari (segno che anche fra di loro qualche sentimento di pudore e di vergogna alligna ancora) ha deciso di presentare una protesta, chiedendo l’annullamento dell’infame attentato alla dignità ed ai “diritti acquisiti” dei rappresentanti del popolo sovrano. Chiaro esempio di quanto essi si sentano superiori ai comuni mortali e meritevoli di un trattamento speciale, negato ai propri elettori.
o o o o
Giunge notizia che l’INPS, dai mesi di novembre/dicembre, ha sospeso i pagamenti delle pensioni agli italiani residenti all’estero, con una serie di risibili giustificazioni, di cui la più stupida consiste nel motivare i ritardi con ipotetici “problemi burocratici”, come se questi problemi non se li fossero creati gli stessi burocrati. E’ da rilevare la solita asimmetria di trattamento fra lo stato ed i cittadini: mentre lo stato giustifica qualunque violazione dei diritti dei cittadini con i fantomatici problemi burocratici, lo stesso tipo di giustificazione non è tollerata in alcun modo se addotta dal cittadino per giustificare ritardi nell’adempimento dei propri doveri.
A parte queste amare considerazioni, esiste il fondato sospetto che i ritardi siano stati pianificati “in alto” per ridurre l’esposizione di cassa del settore pubblico, tenendo presente che gli italiani residenti all’estero, per ovvi motivi, anche se molto arrabbiati, non possono manifestare davanti a Palazzo Chigi, né bloccare stazioni, aeroporti od autostrade. E d’altra parte essi non possono certamente contare sull’appoggio e la difesa dei sindacati, che non vedono alcun interesse nel sostenere chi, risiedendo all’estero, non può appoggiare le iniziative sindacali in Italia.
Bell’esempio di spregiudicatezza da parte del governo e di grande sensibilità di chi pretende di difendere lavoratori e pensionati.
Il Bertoldo
25 gennaio 2012
La Nuova Zelanda potrebbe diventare il Texas del sud
Una compagnia petrolifera vuole trasformare la costa orientale della Nuova Zelanda in un "Texas del sud", e costruire migliaia di pozzi petroliferi in una regione in gran parte ancora incontaminata.
La TAG oil, che recentemente ha scatenato delle polemiche espandendo le sue operazioni nella regione di Taranaki, ha detto ai suoi investitori in Nord America che la costa est sta "letteralmente perdendo petrolio e gas".
La notizia
Euro
Sull’euro, da molti mesi, si è scatenata una tempesta internazionale e si ha la precisa impressione che coloro che dovrebbero intervenire per tentare una riscossa non sappiano bene che pesci pigliare, paralizzati da idee preconcette, egoismi nazionalistici e rigurgiti sciovinisti.
Naturalmente le spiegazioni fornite dai politici, dai mezzi di comunicazione e dai cosiddetti “esperti” si sprecano: la proterva ostilità delle agenzie di rating, l’inaffidabilità di alcuni uomini politici (Berlusconi in testa), il contagio della crisi finanziaria americana, la mancanza di liquidità, l’irragionevole condotta di alcuni governi, e via dicendo. A nostro parere molte di queste spiegazioni hanno qualche elemento di verità o per lo meno di verosimiglianza, ma il problema dell’Euro ha ben altre origini, di cui si preferisce non parlare o che si cerca di ignorare.
Per cercare di capire cosa e come possa essere successo, vale la pena di tornare molto indietro nel tempo, al momento della nascita dell’Unione Europea. L’idea che stava alla base di tale iniziativa fu nobilissima: creare le condizioni perché non si ripetessero le tragedie che in circa trent’anni hanno insanguinato per due volte l’Europa e cercare di costruire una entità che ponesse almeno in parte fine alle rivalità tipiche del nostro continente. Il nucleo iniziale comprendeva sei paesi: Germania Occidentale, Francia, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, in sostanza quelli che, oltre mille anni prima, avevano costituito l’impero carolingio.
Inizialmente si trattò soprattutto di una zona economica e commerciale comune, con i principi di libera circolazione delle merci e delle persone; infatti il primo nome della nuova costruzione fu MEC (Mercato Europeo Comune), poi modificato in CEE (Comunità Economica Europea). In seguito, a più riprese, vennero ammessi altri paesi, fino a raggiungere il numero di ventisette, e nel frattempo la Germania, grazie alla caduta dell’impero sovietico, si era riunificata (Est ed Ovest), creando la Grande Germania, il paese più grande, più popoloso, più sviluppato ed in definitiva più ricco della Comunità. Purtroppo, nel desiderio di rendere più ampia l’organizzazione, si inserirono molti paesi le cui dimensioni, soprattutto dal punto di vista economico, non erano compatibili con quelle degli altri paesi associati.
Per vari anni la Comunità visse una vita relativamente tranquilla, finché non prevalse l’idea di darle una Costituzione che le conferisse un carattere più politico; la proposta di costituzione venne però respinta dal voto dei cittadini degli unici paesi che abbiano ritenuto giusto e doveroso consultare gli elettori, e quindi non fu mai adottata. Verso la fine dello scorso secolo si fece strada l’idea di dotare la Comunità – che nel frattempo aveva cambiato nome in Unione Europea – di una moneta comune che facilitasse gli scambi e soprattutto che desse al mondo una immagine più consona con l’importanza che essa aveva ormai raggiunto sul piano internazionale in campo economico.
Non appare chiaro per quale motivo si decise di far rinunciare gli stati membri ad una parte importante della propria sovranità – quella di battere moneta – senza peraltro attribuire tale sovranità ad un nuovo organo collegiale: fu solo insipienza oppure, come è verosimile, i paesi aderenti caddero in una trappola creata ad arte da chi avrebbe potuto ricavare un vantaggio da tale vuoto di potere? E d’altra parte, come si può immaginare che ben diciassette paesi dalle dimensioni più disparate, dalla Germania a Malta e Cipro, con condizioni economiche e sociali completamente differenti, possano essere unificati dalla moneta senza alcun coordinamento politico, economico, fiscale e sociale?
Solo diciassette dei ventisette paesi membri dell’UE aderirono al progetto che venne reso esecutivo esattamente dieci anni fa. Molti degli aderenti, fra cui l’Italia, i cui conti già da allora non erano certamente allineati con le norme prescritte, furono semplicemente attratti dalla possibilità di ridurre drasticamente il costo del proprio debito, dato che il tasso di interesse applicato fu praticamente allineato a quello tedesco, molto inferiore al tasso italiano, grazie alla minore inflazione di quel paese rispetto a quella italiana.
Pur di profittare di questo vantaggio piuttosto aleatorio si accettarono tassi di conversione delle singole monete nell’euro del tutto fantasiosi, che, specialmente in Italia, provocarono immediatamente dei cospicui rincari di tutto, naturalmente non rilevati dagli istituti a ciò preposti, al fine di non sforare i criteri di corretta gestione posti alla base della nuova moneta.
Comunque, l’esistenza di una moneta comune a larga parte dell’Europa, una delle maggiori potenze economiche ed industriali del mondo, avrebbe dovuto consentirle di aspirare evidentemente al ruolo di moneta di riserva internazionale, esattamente come lo è il dollaro. E qui occorre fare una breve digressione. In ogni paese il debito pubblico, emesso nella propria moneta, è garantito non solo dallo stato, ma anche dalla Banca Centrale, che ricopre esplicitamente il ruolo di prestatore di ultima istanza, in sostanza immettendo sul mercato, in caso di bisogno, nuova liquidità, con il risultato di fornire all’economia ed allo stato stesso il carburante necessario e di contenere in limiti accettabili i tassi di interesse.
Ciò evidentemente non avviene per quanto riguarda l’euro, dato che, per l’ostinazione della Germania, alla Banca Centrale Europea è stato assegnato l’unico compito di combattere l’inflazione – e quindi di evitare l’immissione sul mercato di nuova liquidità – e non di assicurare il corretto funzionamento del sistema. Assistiamo quindi al curioso fenomeno di una miriade di debiti sovrani espressi nella stessa moneta, emessi con tassi di interesse senza alcun riferimento ai tassi in vigore in altri paesi del gruppo, senza che nessuno dei paesi emittenti abbia alcuna possibilità o potere di influire sull’andamento e la gestione della moneta stessa. Insomma, il nuovo ordine si è trasformato nel caos.
In passato abbiamo assistito ad un fenomeno simile. Dopo l’orgia populista del periodo peronista, l’Argentina cercò una via per tornare ad una politica finanziaria più sana ed ortodossa, e credette di trovarla nel cambio della moneta che venne equiparata al dollaro: 1 peso = 1 dollaro. Ma il governo argentino, ovviamente, non aveva alcuna influenza sulla gestione del dollaro, con la conseguenza che i tassi di interesse argentini si discostarono enormemente dai tassi del dollaro, con gravi conseguenza sui conti pubblici. Il risultato di quell’apparente rimedio fu il totale fallimento finanziario del paese, il completo default, e gravi perdite per tutti coloro che avevano creduto, soprattutto all’estero, nella bontà di quell’”uovo di Colombo”.
Peraltro l’”invenzione” dell’Euro non permise mai alla nuova moneta di assurgere al ruolo di “moneta di riserva” internazionale. Una moneta può definirsi “di riserva” quando in essa vengono principalmente investite le riserve valutarie ed i surplus dei vari paesi. Normalmente, per motivi di tranquillità, tali riserve vengono in maggioranza investite in titoli di stato del paese patria della stessa moneta. Per spiegarci meglio: le riserve valutarie costituite in dollari – la moneta di riserva per eccellenza – sono generalmente investite in titoli di stato americani. In sostanza i detentori di riserve valutarie mantenute in dollari contribuiscono in maniera forse determinante a finanziare il debito pubblico USA.
E’ evidente, per quanto si è detto, che l’Euro non può, finché continua l’attuale situazione, aspirare a diventare moneta di riserva internazionale, in quanto non esiste un unico ente che emetta e garantisca, in nome e per conto di tutta l’Unione, i propri titoli di debito pubblico, né esiste alcuna politica finanziaria e fiscale comune, e neppure, per finire, alcun prestatore di ultima istanza. Da ciò derivano i tassi altissimi che alcuni paesi devono accettare di corrispondere per collocare i propri titoli, ed il fatto che il debito pubblico di ciascun paese rischia di dover essere finanziato in gran parte dal paese stesso, sottraendo in tal modo liquidità al sistema economico e predisponendo il paese al ristagno se non alla depressione.
Ma non solo, nelle condizioni attuali, l’Euro non può aspirare a competere con il dollaro sul piano internazionale: se non si provvederà rapidamente a modificare l’attuale situazione di “né carne né pesce” molti paesi rischiano do fare la fine che già abbiamo descritto parlando dell’Argentina, forse trascinando a fondo anche la moneta comune.
Non è chiaro perché la Cancelliera tedesca si ostini a voler mantenere lo statu quo, o forse è fin troppo chiaro. Essa verosimilmente pensa che l’interesse della Germania e quello dell’Europa coincidano e che ciò che va bene per la Germania vada bene anche per l’Europa. Purtroppo è prevedibile che, se la Germania non accetterà di dare alla struttura dell’eurozona le modifiche che si impongono, le conseguenze potranno essere drammatiche e non solo per i paesi più presi di mira dalla speculazione internazionale (è blasfemo pensare che ci sia anche lo zampino teutonico?). L’aver impedito, con la nascita dell’Euro, le periodiche svalutazioni competitive che consentivano anche ai paesi in difficoltà di sopravvivere sui mercati mondiali ha sostanzialmente giovato solo alla Germania che, per virtù sua, non ne aveva bisogno, ma ne pativa le conseguenze.
D’altra parte, al fine di ottenere il sostegno popolare alla sua intransigenza, la Cancelliera ha diffuso nel suo paese la convinzione che l’accettazione delle proposte degli altri paesi europei (emissione di bonds europei al posto di quelli nazionali e trasformazione della BCE in prestatore di ultima istanza, come negli altri principali paesi del mondo) avrebbe addossato alla Germania l’intero costo delle dissipatezze altrui.
Per quanto riguarda in particolare il nostro paese va ricordato che l’entrata nella zona euro non ha rappresentato, né poteva farlo, l’arrivo nel paese della cuccagna. E’ vero che, almeno per un certo periodo, i tassi a debito dello stato sono stati ben più bassi dei precedenti, ma si sarebbe dovuto approfittare dell’occasione per cambiare completamente strada rispetto alla sciagurata politica economica, fiscale e sociale praticata fino allora. E invece no, avanti con la finanza allegra, a costo di strangolare un sistema economico che in precedenza si era segnalato per la sua vitalità.
Le conseguenze le constatiamo adesso: l’aver accettato ad occhi chiusi una impostazione del tutto incoerente – malgrado i governanti di allora fossero dei professori, dei tecnici, insomma -, il non aver tirato i remi in barca, il non aver provveduto allora a realizzare quelle riforme che si sarebbero potuto fare in un momento di relativo benessere ci ha ridotti nelle condizioni attuali: tassi di interesse alle stelle, come prima dell’entrata nel “paradiso” dell’Euro, una economia in grave crisi, ed una moneta – non nostra – che non si sa bene che fine farà, e che anche se si salverà provocherà dei costi altissimi.
Il Bertoldo
"Ma vi sorprendete che il comandante fosse un italiano?"
No!
E non capisco cosa ci sia di "razzista" nei commenti.
E' la verita'.
Voi che siete in Italia, non vi rendete conto dell'immagine e reputazione che ha il nostro paese all'estero e un certo tipo di homus italicus.
Soprattutto per noi italiani che viviamo all'estero e dunque vediamo le cose un po' piu' dall'alto.
E non e' tanto l'Homus Italicus alla schettino che da' fastidio, ma notare come questo tipo di comportamento si e' esteso anche nel modo di fare business, nella politica, nel tessuto sociale ed economico del Paese.
Schettino is Italy.
Punto.
Allora mi dispiace dirlo, ma il Signore Jan Fleischhauer, ha ragione.
E offendiamoci pure. Tanto per quello che contiamo adesso nel mondo.
L'italietta e' un paese di serie B, da terzo mondo, sempre piu' ridicolo e insignificante.
Siamo la barzelletta del giorno, da t shirt per turisti...
Fuck you schettino e tutto quello che rappresenti.
E non capisco cosa ci sia di "razzista" nei commenti.
E' la verita'.
Voi che siete in Italia, non vi rendete conto dell'immagine e reputazione che ha il nostro paese all'estero e un certo tipo di homus italicus.
Soprattutto per noi italiani che viviamo all'estero e dunque vediamo le cose un po' piu' dall'alto.
E non e' tanto l'Homus Italicus alla schettino che da' fastidio, ma notare come questo tipo di comportamento si e' esteso anche nel modo di fare business, nella politica, nel tessuto sociale ed economico del Paese.
Schettino is Italy.
Punto.
Allora mi dispiace dirlo, ma il Signore Jan Fleischhauer, ha ragione.
E offendiamoci pure. Tanto per quello che contiamo adesso nel mondo.
L'italietta e' un paese di serie B, da terzo mondo, sempre piu' ridicolo e insignificante.
Siamo la barzelletta del giorno, da t shirt per turisti...
Fuck you schettino e tutto quello che rappresenti.
24 gennaio 2012
FMI lancia un ennesimo allarme
Il 21 dicembre un primo monito.
Ieri secondo avvertimento di Christine Lagarde: Europa rafforzi difese o rischi per Italia e Spagna
Sta diventando una specie di cartone animato, come quando si vede una bomba che sta per esplodere con la miccia che diventa sempre piu' corta, ma nessuno riesce a trovare le forbici per tagliarla....
Gigantesca esplosione solare: Colpira' la terra oggi
Alle 4 del mattino del 23 gennaio un'enorme macchia solare e' esplosa. La deflagrazione M9-è quasi pari alla potenza dell’X-flare, il tipo più potente. Il NASA Solar Dynamics Observatory ha catturato il lampo ultravioletto estremo del riflesso.
L’Eliosfera Observatory (SOHO) e la sonda STEREO-Behind hanno entrambi rilevato un flusso di plasma dal luogo dell’esplosione. Gli analisti del Laboratorio di meteorologia spaziale di Goddard stimano una velocità di 2200 km. Non c’è dubbio che la nube si sta muovendo nella direzione della Terra. Un’ispezione preliminare di immagini del SOHO / STEREO suggerisce che la nube di plasma darà un forte colpo al campo magnetico terrestre entro 40 ore, il giorno 24-25 gennaio, per lo più nell’emisfero nord del nostro pianeta.
(Via Space.com)
Tensioni con Iran ad un momento critico: "Di sicuro chiudiamo lo stretto di Hormuz"
Lo ha dichiarato Mohammad Kossari, vice-capo del comitato parlamentare per gli affari esteri e la sicurezza nazionale.
Stati Uniti rinforzano truppe in Kuwait
Uss Abraham Lincoln attraversa lo stretto di Hormuz.
Navi francesi e inglesi si uniscono agli Stati Uniti
23 gennaio 2012
Non solo a Napoli....
Si parla sempre dei "napoletani", ma i furbi esistono anche al nord.
L'Italia e' il paese della distraiti e ti fotto.
Quello che piu' mi da' fastidio e' quando questi mascalzoni se la prendono con i turisti...
Ma quanti quanti si fanno inchiapettare da questi maledetti.
1,000 Euro di multa? Ma bisognava chiudergli il bar e buttarlo in galera per qualche giorno.
Vedi poi come fara' meno il furbo e rispettera' le leggi!
Mario Vattani richiamato a Roma.
Siamo un paese governato da imbecilli, sinistri ipocriti!
E poi cosa non mi tocca leggere sulla stampa comunista...Vattani razzista, Vattani intollerante.
Infatti, e' cosi razzista e intollerante che ha sposato una giapponese...
E vai di insulti contro tutta la famiglia Vattani...
Mario Vattani e' uno dei nostri migliori diplomatici.
Altro che i fessi che abbiamo in giro per il mondo.
Alcuni che conosco personalmente, sono apertamente comunisti , ma di quelli puri e duri.
Che giurano su Fidel Castro e gli Hezbollah...
Ma questi vanno bene, non si toccano, anzi fanno pure cariera.
Quanta ipocrisia nel mio paese.
E per quanto riguarda Alemanno...Sto zitto senno' mi becco una denuncia...
E poi cosa non mi tocca leggere sulla stampa comunista...Vattani razzista, Vattani intollerante.
Infatti, e' cosi razzista e intollerante che ha sposato una giapponese...
E vai di insulti contro tutta la famiglia Vattani...
Mario Vattani e' uno dei nostri migliori diplomatici.
Altro che i fessi che abbiamo in giro per il mondo.
Alcuni che conosco personalmente, sono apertamente comunisti , ma di quelli puri e duri.
Che giurano su Fidel Castro e gli Hezbollah...
Ma questi vanno bene, non si toccano, anzi fanno pure cariera.
Quanta ipocrisia nel mio paese.
E per quanto riguarda Alemanno...Sto zitto senno' mi becco una denuncia...
Anno del Dragone: Previsto un boom di nascite in Asia
Boom di nascite in Asia quest'anno. Per i cinesi i bambini (meglio se maschi) nati nell'anno del Dragone sono baciati dalla fortuna e destinati a diventare delle persone importanti.
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