Dopo 12 ore di volo sono arrivato in Italia.
E il 2 dicembre parteciperò alla manifestazione nazionale a Roma.
Non solo per protestare contro la finanziaria ma contro l’attuale governo.
Perché durante le ultime elezioni ha rubato il mio voto cosi come a tanti italiani residenti all'estero.
Perché ha vilipeso i valori in cui crede il popolo italiano: giustizia, libertà, famiglia, patria.
Perché ne ha compromesso la sicurezza e l’incolumità con l’indulto.
Perché la magistratura di partito chiama resistenti i terroristi.
Perché strumentalizzando la pace e in nome dell’esproprio proletario hanno saccheggiato i nostri negozi, le nostre strade, le nostre città.
Perché picchiando il genitore di un giovane soldato morto in missione di pace, hanno picchiato tutti i genitori d’Italia.
Perché hanno occupato il monumento sovrano del popolo, il Parlamento Italiano, dedicando un’aula del nostro Senato alla memoria di un teppista.
Perché nonostante una petizione richiedesse al precedente Presidente della Repubblica Italiana la nomina di Oriana Fallaci a Senatrice d’Italia, negandola, con l’attuale governo abbiamo visto la consegna del prestigioso titolo alla madre di un teppista.
Perché un’aula del nostro Parlamento è stata utilizzata per una manifestazione antiebraica, antiamericana, antioccidentale.
Perché mentre le donne italiane aspettando da oltre mezzo secolo di essere equamente rappresentate in Parlamento, si sono viste oltrepassare da un soggetto XY, con tendenze edonistiche.
Perché per questi e tanti altri motivi ho l’impressione di arrivare in un paese che non mi appartiene più, in cui non mi riconosco più.
perché voglio che questo governo cada e nuove elezioni.
Perché voglio un' Italia libera, democratica, prospera con leaders al servizio del popolo e con una visione per il paese.
23 novembre 2006
Sempre peggio
E’ inutile affannarsi: i dati parlano chiaro. Il nostro Paese perde colpi a livello di qualità di prodotti, come dimostra la discesa delle esportazioni. A ottobre, secondo i dati Istat destagionalizzati, le importazioni sono cresciute dello 0,1% mentre le esportazioni sono diminuite del 3,5%.
Nel periodo gennaio-ottobre, il deficit commerciale accumulato ha raggiunto quota 18.947 milioni, ben maggiore del passivo di 7.895 milioni dei primi dieci mesi del 2005. Al netto dei minerali energetici (petrolio e gas), la bilancia commerciale verso i paesi extra Ue risulterebbe in attivo per 22.125 milioni, ma nello stesso periodo del 2005 – annus horribilis per l’economia italiana che ha permesso alla sinistra di gridare al “declino” – il surplus era stato leggermente superiore, pari a 23.151 milioni.
Nel periodo gennaio-ottobre, il deficit commerciale accumulato ha raggiunto quota 18.947 milioni, ben maggiore del passivo di 7.895 milioni dei primi dieci mesi del 2005. Al netto dei minerali energetici (petrolio e gas), la bilancia commerciale verso i paesi extra Ue risulterebbe in attivo per 22.125 milioni, ma nello stesso periodo del 2005 – annus horribilis per l’economia italiana che ha permesso alla sinistra di gridare al “declino” – il surplus era stato leggermente superiore, pari a 23.151 milioni.
20 novembre 2006
Senatori, ricordatevi del Popolo Italiano
Un articolo di Claudio Borghi
Chissa' se gli Italiani stanno apprezzando almeno l'aspetto comico della farsa, del grottesco spettacolo allestito in nome della "serieta' al governo" da quando Prodi e i suoi si sono insediati sulle (numerosissime) poltrone di potere. Il maxiemendamento alla legge finanziaria votato alla Camera e' l'immagine precisa della notte in cui sono precipitate le nostre istituzioni: per lunghe settimane il parlamento e i piu' autorevoli commentatori, compresa la Banca d'Italia e le principali agenzie di rating, hanno discusso sul nulla, perche' dato che si andava per le lunghe il governo ha avuto la bella pensata di far votare a scatola chiusa un testo ampio come il codice penale, mai visto e studiato da nessuno... zitti e votate. A questo punto pero' ci sono tre categorie di deputati e senatori che devono porsi domande piuttosto serie: la prima e' quella di chi predica "la seria opposizione
parlamentare" in contrapposizione alla protesta di piazza. Alla luce di quanto e' successo ha ancora un minimo di senso trincerarsi dietro questa scusa? La legge finanziaria e' stata fatta annusare alla commissione bilancio, cambiata a furia di emendamenti del governo, fatta assaggiare all'aula e poi via alla fiducia su un piatto ancora diverso e raffazzonato la notte prima. Quale e' stata la responsabile opposizione in parlamento? Nessuna. Non e' responsabile la maggioranza, figuriamoci l'opposizione. Non si obbliga nessuno a scendere in piazza il 2 Dicembre, e magari potrebbe aver ragione anche chi dice che le manifestazioni rischianodi ricompattare la maggioranza, ma almeno non si parli piu' di serieta' in parlamento perche' in quel luogo ormai ogni richiamo alla serieta' appare quanto meno paradossale. La seconda categoria che deve pensarci bene prima di approvare questo disgraziato testo al Senato e' quella dei cosiddetti "riformisti" della maggioranza, che daranno il via libera ad una legge che nulla contiene di quei progetti che suonano cosi' bene scritti nelle "agende", siano esse di Giavazzi o di Rutelli, ma che svaniscono quando dalle agende si passa alle leggi, dove invece rimangono solo penalizzazioni e pastoie per il ceto medio produttivo, e di questo essi dovranno rispondere alla loro stessa base elettorale. Rimangono infine i senatori della sinistra radicale e pacifista, che votando questa finanziaria dovranno giustificare come mai stanno approvando un testo che rifinanzia automaticamente le missioni militari all'estero (afghanistan compreso e anche Iraq, caso mai si volesse rimanere ancora un po') e che riserva la voce piu' alta delle maggiori spese a bilancio proprio alle forze armate e alle missioni all'estero.
Prodi afferma che se una finanziaria scontenta tutti e' perche' e' giusta (nel senso di equa), e' piu' corretto dire che se scontenta tutti e' perche' e' sbagliata (nel senso di sbagliata) e la responsabilita' di approvare qualcosa di sbagliato e pericoloso per l'Italia sara' nelle mani dei senatori: ordinari o a vita che essi siano. Che si ricordino che se non la votano non ci sara' per forza Berlusconi, non e' un ribaltone, se mai ci sara' il Popolo, e mai come ora il paese ha bisogno del giudizio dell'unico soggetto "responsabile": gli Italiani.
Claudio Borghi
Chissa' se gli Italiani stanno apprezzando almeno l'aspetto comico della farsa, del grottesco spettacolo allestito in nome della "serieta' al governo" da quando Prodi e i suoi si sono insediati sulle (numerosissime) poltrone di potere. Il maxiemendamento alla legge finanziaria votato alla Camera e' l'immagine precisa della notte in cui sono precipitate le nostre istituzioni: per lunghe settimane il parlamento e i piu' autorevoli commentatori, compresa la Banca d'Italia e le principali agenzie di rating, hanno discusso sul nulla, perche' dato che si andava per le lunghe il governo ha avuto la bella pensata di far votare a scatola chiusa un testo ampio come il codice penale, mai visto e studiato da nessuno... zitti e votate. A questo punto pero' ci sono tre categorie di deputati e senatori che devono porsi domande piuttosto serie: la prima e' quella di chi predica "la seria opposizione
parlamentare" in contrapposizione alla protesta di piazza. Alla luce di quanto e' successo ha ancora un minimo di senso trincerarsi dietro questa scusa? La legge finanziaria e' stata fatta annusare alla commissione bilancio, cambiata a furia di emendamenti del governo, fatta assaggiare all'aula e poi via alla fiducia su un piatto ancora diverso e raffazzonato la notte prima. Quale e' stata la responsabile opposizione in parlamento? Nessuna. Non e' responsabile la maggioranza, figuriamoci l'opposizione. Non si obbliga nessuno a scendere in piazza il 2 Dicembre, e magari potrebbe aver ragione anche chi dice che le manifestazioni rischianodi ricompattare la maggioranza, ma almeno non si parli piu' di serieta' in parlamento perche' in quel luogo ormai ogni richiamo alla serieta' appare quanto meno paradossale. La seconda categoria che deve pensarci bene prima di approvare questo disgraziato testo al Senato e' quella dei cosiddetti "riformisti" della maggioranza, che daranno il via libera ad una legge che nulla contiene di quei progetti che suonano cosi' bene scritti nelle "agende", siano esse di Giavazzi o di Rutelli, ma che svaniscono quando dalle agende si passa alle leggi, dove invece rimangono solo penalizzazioni e pastoie per il ceto medio produttivo, e di questo essi dovranno rispondere alla loro stessa base elettorale. Rimangono infine i senatori della sinistra radicale e pacifista, che votando questa finanziaria dovranno giustificare come mai stanno approvando un testo che rifinanzia automaticamente le missioni militari all'estero (afghanistan compreso e anche Iraq, caso mai si volesse rimanere ancora un po') e che riserva la voce piu' alta delle maggiori spese a bilancio proprio alle forze armate e alle missioni all'estero.
Prodi afferma che se una finanziaria scontenta tutti e' perche' e' giusta (nel senso di equa), e' piu' corretto dire che se scontenta tutti e' perche' e' sbagliata (nel senso di sbagliata) e la responsabilita' di approvare qualcosa di sbagliato e pericoloso per l'Italia sara' nelle mani dei senatori: ordinari o a vita che essi siano. Che si ricordino che se non la votano non ci sara' per forza Berlusconi, non e' un ribaltone, se mai ci sara' il Popolo, e mai come ora il paese ha bisogno del giudizio dell'unico soggetto "responsabile": gli Italiani.
Claudio Borghi
19 novembre 2006
La sinistra italiana: Odio e Ignoranza
Ecco la faccia della sinistra italiana
anti liberale, anti democratica, anti americana,
anti semita, anti occidente.
MANIFESTAZIONE D’ODIO
18 novembre 2006
Huang Jianxiang
Il simpaticissimo telecronista sportivo Huang Jianxiang che durante la partita dei mondiali tra Italia e Australia lascio’ esplodere il suo entusiasmo per gli azzurri in una memorabile telecronaca , e’ stato licenziato dalla televisione di stato cinese la CCTV. Ufficialmente e’ lui che avrebbe rassegnato le dimissioni, per cosi evitare all’impresa statale di perdere la faccia.
Comunque sia, spero che Jianxiang possa presto trovare un nuovo posto di lavoro, magari in Italia. Perche’ no? Dopotutto ha ampiamente dimostrato di essere un vero tifoso azzurro.
17 novembre 2006
Romano Prodi deve andarsene. Subito!
Il Corriere della Serva di oggi pubblica un intervista rilasciata alla BBC da l'utile idiota, o come diciamo noiantri della razza piave, el mona de turno, Romano Prodi. Quell'uomo e' veramente molto ma molto stupido. Oppure e' impazzito. Forse si sara' fumato le 40 canne prescritte dalla Turco....
Ma come si fa' dire cosi tante idiozie?
Invece Il paese va male, malissimo. Non c'e' nessuna ripresa. Stiamo crollando , sempre piu' ultimi , nessun scatto .
E andra' sempre peggio.
Ma come fanno a non capire questi teorici del "comunismo fiscale" che quando ci sono delle tasse eccessive, Il mostro fiscale risucchia gli utili delle imprese che non possono piu' essere reinvestiti nell'impresa stessa?
Per ridurre il debito bisogna cominciare a ridurre le tasse perche' altrimenti non si produce ricchezza e le entrate diminuiscono.
L'esperienza dimostra che diminuendo le tasse aumenta la crescita, aumentano le entrate per lo Stato, cala la disoccupazione e diminuisce il debito pubblico.
La commissione europea per l'industria e lo sviluppo ha valutato che una tassazione superiore al 30% uccide l'impresa.
In Italia non esiste solo l'imposta dei redditi eccessiva che supera il 45% ma tutta una serie di tassazioni che finiscono per togliere al cittadino quasi nove mesi di lavoro: Iva, Irap, Ici, tasse sulla benzina, ecc, un prelievo mostruoso e spezzettato ad arte in centinaia di tasse.
Invece questi continuano a seguire principi di ideologie socialiste ridicole e fallite che non sono altro che una forma aggiornata della lotta di classe.
Siamo governati da Brancaleone e la sua armata di disgraziati, gente senza meta ne visione e che se lasciati fare, ditruggeranno il nostro paese. Bisogna mandarli a casa subito prima che sia troppo tardi.
Per fortuna che gli Italiani cominciano a capirlo
Ma come si fa' dire cosi tante idiozie?
Invece Il paese va male, malissimo. Non c'e' nessuna ripresa. Stiamo crollando , sempre piu' ultimi , nessun scatto .
E andra' sempre peggio.
Ma come fanno a non capire questi teorici del "comunismo fiscale" che quando ci sono delle tasse eccessive, Il mostro fiscale risucchia gli utili delle imprese che non possono piu' essere reinvestiti nell'impresa stessa?
Per ridurre il debito bisogna cominciare a ridurre le tasse perche' altrimenti non si produce ricchezza e le entrate diminuiscono.
L'esperienza dimostra che diminuendo le tasse aumenta la crescita, aumentano le entrate per lo Stato, cala la disoccupazione e diminuisce il debito pubblico.
La commissione europea per l'industria e lo sviluppo ha valutato che una tassazione superiore al 30% uccide l'impresa.
In Italia non esiste solo l'imposta dei redditi eccessiva che supera il 45% ma tutta una serie di tassazioni che finiscono per togliere al cittadino quasi nove mesi di lavoro: Iva, Irap, Ici, tasse sulla benzina, ecc, un prelievo mostruoso e spezzettato ad arte in centinaia di tasse.
Invece questi continuano a seguire principi di ideologie socialiste ridicole e fallite che non sono altro che una forma aggiornata della lotta di classe.
Siamo governati da Brancaleone e la sua armata di disgraziati, gente senza meta ne visione e che se lasciati fare, ditruggeranno il nostro paese. Bisogna mandarli a casa subito prima che sia troppo tardi.
Per fortuna che gli Italiani cominciano a capirlo
16 novembre 2006
15 novembre 2006
14 novembre 2006
Le solite figure da pagliacci.
Ma che paese di buffoni provinciali che siamo.
Prodi e' appena andato in Cina con a seguito 1,500 persone che hanno mangiato,bevuto,goduto dell' impeccabile ospitalita' asiatica (leggesi massagini orientali e trombate a go-go), il tutto ovviamente a spese dello stato, e come era prevedibile, concluso assolutamente niente, anzi da quello che ho sentito da amici in Cina, solo la solita figuraccia da provinciali e il solito pressapochismo all'italiana.
E sicome l'ebete incompetente che ci governa non e' riuscito a combinare assolutamente nulla, hanno pensato bene di mandare il Ministro degli Esteri, tale d'Alema che ieri ha detto che "La Cina dovrebbe guardare all'Italia come la principale porta d'accesso dei suoi prodotti in Europa”.
Siamo un paese con un sistema burocratico che non funziona, con infrastrutture commerciali da terzo mondo. Siamo gia' la porta aperta per l’ingresso degli immigrati illegali cinesi, e adesso vogliamo essere la porta aperta all’invasione dei prodotti cinesi.
Quando Jacques Chirac ando' in Cina qualche mese fa', fu accompagnato dai vertici delle principali industrie francesi che firmarono in poco piu' di 2 giorni contratti per miliardi di euro.
Cosi che si fa' con i Cinesi. Noi invece mandiamo una delegazione dopo l'altra, a fare le solite figure da pagliacci.
Povera italia.
12 novembre 2006
Una perizia psichiatrica per il Signor Prodi
(ANSA) - CREVALCORE (BOLOGNA), 11 NOV -
Prodi: siamo in paese impazzito
La Finanziaria scontenta molti, ma e' per il bene di tutti
'Qui ormai siamo in un paese impazzito, che non pensa piu' al domani'. Lo ha detto il premier Romano Prodi.'Ho fatto una finanziaria che pensa allo sviluppo domani e dopodomani - ha aggiunto - Con una Finanziaria del genere si fanno molti scontenti. Non mi fa paura, perche' non ci sono elezioni imminenti'.
Detto da uno che fu' il peggior presidente dell' IRI, il peggior presidente della Commissione Europea e adesso il peggior presidente del peggior governo del dopoguerra.
Quest'uomo è un emerito incapace che sta dando i numeri.
Ma tanto non ci sono elezioni imminenti....
Povera Italia.
10 novembre 2006
Possibili attacchi di extraterrestri
Lo ha detto ieri Nick Pope, ex capo della sezione UFO al Ministero della Difesa britannico.
Quando inizio’ il suo lavoro era anche lui scettico, si legge, ma una serie di investigazioni, casi di avvistamenti di UFO e l'accesso a documenti segreti lo portarono a cambiare idea.
"E' chiaro che un giorno, "alieni" visiteranno il nostro pianeta, e anche se gli intenti non dovrebbero essere ostili” ha detto,“non si puo’ mai eliminare questa probabilita’”
Il Signore Pope dovrebbe venire in Italia. Da noi gli extraterrestri sono arrivati dal pianeta sinistrus nell' aprile 2006 sotto il comando di un tale Romano Prodi....
Shazbat!
Come prendere per il culo gli italiani residenti all'estero!
Un articolo di Ricky Filosa
Ha suscitato scalpore e meraviglia la decisione del governo Prodi di inserire nella Finanziaria un emendamento, formalmente presentato nella sera dello scorso sabato 4 novembre dal relatore Michele Ventura, che propone l'inserimento in Finanziaria di uno stanziamento di 14 milioni di euro per le politiche degli italiani all'estero, per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009. Gli stessi 14 milioni che, qualche giorno fa, il senatore italo-argentino Luigi Pallaro aveva richiesto in una intervista al quotidiano Repubblica. Il centrodestra insorge: lo stesso Fini denuncia che questo governo si è comprato il voto del senatore indipendente.
Pallaro, infatti, è da sempre l'ago della bilancia al Senato, dove il suo voto è fondamentale per la tenuta del governo. Il parlamentare che più di tutti sta dimostrando di avere capito quali sono le regole del gioco, si muove come un esperto politico pur essendo stato eletto solo pochi mesi fa.
Non sorprende per nulla che il governo lo tenga in grande considerazione, o meglio, se lo tenga ben stretto. Pallaro sa che Prodi deve accontentarlo, perchè altrimenti potrebbe rischiare di tornarsene a casa.
Lo avevamo già scritto tempo fa, e lo ripetiamo ora: Pallaro si sta guadagnando la stima degli italiani all'estero più di tutti, perchè sta dimostrando che non basta inviare alla stampa due o tre agenzie di poche righe per essere al fianco dei connazionali. Ci vogliono fatti, e non parole. Si devono portare a casa risultati concreti, e meno chiacchiere.
Poco importa se l'emendamento Pallaro è stato redatto dal senatore argentino o meno, oppure se è stato scritto sotto dettatura: quello che interessa è che ciò che Pallaro ha chiesto per gli italiani all'estero venga concesso.
L'opposizione è su tutte le furie, e lo comprendo. Capisco il leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini che parla di "voto di scambio": sarebbe terribile se davvero si potesse comprare il voto dei parlamentari concedendo loro ciò che chiedono... Non è politicamente corretto. Mah, un momento: non è da sempre così che funziona? Sì, certo: l'etica, la morale, ma alla fine quante volte si è assistito a concessioni per garantirsi l'appoggio e l'alleanza di questa o quell'altra parte?
Dopo tutto, Pallaro fa il suo mestiere: machiavellicamente intento a raggiungere il fine, non disdegna il mezzo poco nobile. E noi, che abbiamo a cuore i nostri connazionali all'estero, ci otturiamo il naso. Pecunia non olet.
Succede che, purtroppo, c'è molta confusione intorno al tema: la verità è che questi 14 milioni non esistono, visto che sono stati tagliati tantissimi altri capitoli di spesa, per una cifra che supera di diversi milioni quella richiesta da Pallaro.
Appurato questo, il problema è un altro.
L'anomalia, o piuttosto, lo scandalo è che se oggi è un Pallaro a condizionare il governo,domani potrà essere un nano qualsiasi a diventare gigante. La forza di un solo uomo misura la debolezza di un governo eletto democraticamente: altro che sovranità popolare, ci ritroviamo in una condizione parlamentare ai limiti dell'incostituzionalità. Sarebbe più onesto per tutti tornare a votare.
Non è la crescita del Paese, nè lo spirito democratico l'anima di questo governo. Un'accozzaglia di individui, ciascuno per sè e Prodi per tutti, uniti solo dall'ansia di raggiungere, insieme alla loro pensione, la loro idea di "equità sociale": impoverire tutti gli italiani, declassare l'Italia nel mondo.
Due cose potrebbero succedere: verranno concessi a Pallaro ed agli italiani all'estero i soldi che sono stati chiesti ( che comunque sono una presa in giro, perchè ricordiamo che sono stati effettuati tagli per una cifra ben più alta) oppure sarà crisi di governo.
Se fossi stato nella posizione di Pallaro, avrei considerato comunque l'idea di votare contro la finanziaria: l'obiettivo è far cadere Prodi dal momento in cui è diventato Presidente del Consiglio. Non so se avrei saputo resistere alla tentazione fortissima di mandare a casa il Mortadella e tutti i salamini che gli girano intorno. E forse, dico solo forse, sarebbe stata la cosa migliore da fare.
E' stato scritto che Pallaro è coerente con se stesso: verissimo, lo abbiamo seguito fin dall'inizio e non possiamo che prenderne atto. Tuttavia, el senador deve ricordarsi di essere nel Parlamento di tutti gli italiani, quelli all'estero e quelli che sono in Italia. Come può non rendersi conto che questo governo sta facendo del male al Paese ed ai connazionali residenti oltreconfine? Il paliativo dei 14 milioni - che non ci sono, e lo sappiamo, perchè i tagli sono molto più alti...ma mettiamolo un attimo da parte - non servirebbe a nulla. Il senso è il seguente: la sinistra con una mano ti concede, e con l'altra ti toglie più di quello che ti ha dato.
Allora: fin quando potrà andare avanti un governo che si basa sulla fiducia di uno o due senatori e che dice solo bugie? Fin quando Pallaro potrà pensare solo al suo orticello, ed assistere allo stesso tempo alla rovina dell'Italia? Fin quando, il senatore più indipendente che ci sia, riuscirà a nascondersi dietro la sua coerenza?
Questo è quello che mi chiedo.
Il bello è che, mentre in Italia il "caso Pallaro" è arrivato persino a Porta a Porta, mentre le prime pagine di tutti i quotidiani italiani all'estero scrivono il suo nome a caratteri cubitali, il senatore italo-argentino - che nasce come Azzurro e poi diventa indipendente - raggiunto telefonicamente da un giornalista de "L'Italiano", dopo aver saputo del caos che aveva provocato il suo emendamento, è scoppiato in una grossa risata. Poi ha ammesso candidamente:"Io non ne sapevo niente. Sto pensando alle mie vacche". Le 30mila vacche italo-argentine.
09 novembre 2006
Non resta che vergognarci
Un articolo di Alessandro Borghese
Il 27 ottobre scorso sono stati riportati in Italia i resti di 380 soldati caduti durante la campagna di Russia (e per i quali i nostri compagnucci rossi allora lì residenti nulla fecero). La notizia non è stata pubblicizzata su alcun mezzo di informazione salvo qualche lancio di agenzia nemmeno ripreso dalla stampa nazionale. Ma ciò che più avvilisce è che al rientro delle salme dei soldati italiani non ci fosse nemmeno uno straccio di rappresentante, benché di infimo grado, delle istituzioni. Ben diversa è stata la risonanza e, di conseguenza, la partecipazione istituzionale e politica per i rientri in Italia di un pugno di ……che sotto l’egida di bandiere multicolori pseudo-dette della pace, tipo Sgrena e due Simone, non comandate da nessuno, salvo che dalla loro velleità di visibilità, sono andate in zone dichiarate ad alto rischio (nelle quali era obbligatoria un copertura delle forze di sicurezza) a farsi rapire mettendo a repentaglio la vita di servitori dello stato,questi sì comandati ad andare a toglierle dai guai. Non parliamo poi dell’altro benemerito episodio della Baraldini, ora libera grazie all’indulto, e per la quale abbiamo dato ampia prova del nostro grado di affidabilità nel rispetto dei patti internazionali stipulati. Però, è assurdo meravigliarsi di quanto accaduto a Rivolto, visto che siamo il Paese ove, durante la campagna elettorale e per meri scopi di convenienza politica, il candidato ufficiale del centro-sinistra, attuale presidente del consiglio, definì le nostre truppe in Irak forze di occupazione ed il Presidente della Repubblica, e istituzionalmente capo delle Forze Armate, Carlo Azeglio Ciampi, dall’alto della sua imparzialità o presunta tale, non pensò nemmeno a sconfessare, per la dignità degli uomini mandati in quel paese, tale idiozia. Viene eletto ministro un esemplare, (vogliamo chiamarlo umano?) sorpreso a sghignazzare, a guisa di osteria, durante i funerali di Stato per i caduti di Nassirya. Alla Camera dei deputati si intitola una sala a tal Carlo Giuliani, morto mentre, a volto coperto, aggrediva con un estintore un mezzo dei carabinieri, incidentato durante gli scontri, con all’interno due militi feriti. Sempre alla Camera viene eletto segretario alla Presidenza Sergio D'Elia già condannato per terrorismo e per l'omicidio di un agente di Polizia. Durante la parata militare del 2 giugno, ai Fori Imperiali, l'Italia intera poté osservare e sdegnarsi per il meschino comportamento tenuto dalla terza carica dello Stato inneggiante alla contigua manifestazione, sempre cosiddetta pacifista, antimilitarista ma portatrice come al solito di bandiere bruciate disordini e qualche vetrina spaccata. Presso il Ministero dell'Interno, Roberto Del Bello, già condannato e incarcerato per terrorismo e partecipazione a banda armata, viene nominato segretario del vice-ministro. Mi spiego meglio, per diventare poliziotto semplice a mille duecento euro al mese, un cittadino italiano deve dimostrare non solo di non avere precedenti penali ma addirittura di non avere legami con familiari fino al terzo o quarto grado con sospetti legami con la malavita o con precedenti penali; per contro possiamo mettere questo signore con ben altro emolumento, ritengo anche se non lo conosco, ai più alti vertici della sicurezza nazionale quale è una posizione di quel genere. Infine l’ultima chicca dell’altro bel campione, Torsello, che dall’alto della sua conversione all’Islam ci obbliga ad impegnare i nostri soldi ( difficile pensare che non sia stato pagato un riscatto) o le nostre fonti di intelligence per quelli che, con molta probabilità, saranno progettisti ed esecutori di attentati alle nostre Forze impegnate a consentire un minimo di dignità e di libertà in Afganistan, paese notoriamente tenuto nell’oscurantismo, a un livello per cui il nostro medio-evo può essere considerato illuministico, proprio dalla fede a cui è convertito quel signore. Ritengo che vergognarsi di uno Stato di questo tipo è il minimo che una persona di buon senso possa fare.
08 novembre 2006
Governo precario
Molti fra membri del governo ed appartenenti all’attuale maggioranza hanno dichiarato guerra al “precariato”. Si vuole in sostanza abolire questa forma di lavoro che ha peraltro permesso di aumentare in maniera significativa l’occupazione, soprattutto fra i giovani. Un simile atteggiamento da parte di un governo e di una maggioranza che più precari non si può rappresenta unicamente, ai nostri occhi, una manifestazione dell’istinto di sopravvivenza, presente in tutti gli essere viventi.
07 novembre 2006
I pensieri di Augusto - Un parlamento ignorante e poco credibile
Un articolo di Augusto Fei
In un suo intervento alla Camera dei Deputati nel 1872 Quintino Sella dichiarava: “Io credo che realmente si impongano aggravi ai contribuenti non quando si votano imposte, ma quando si votano spese”. In effetti ciò significa che, se si votano spese sarà necessario poi trovarne la copertura, ed essa potrà essere trovata unicamente nelle tasche dei contribuenti.
Dato l’alto livello di cultura storica ed anche di cultura generale dei nostri parlamentari, dimostrata da un recente gustosissimo sondaggio delle Iene, non si può pensare che essi siano a conoscenza delle sagge argomentazioni del grande Quintino Sella, e soprattutto che, venendone a conoscenza, siano in grado di recepirne il messaggio.
Quindi si capisce perché abbiamo assistito all’indecorosa sceneggiata della Finanziaria. Nessun parlamentare della maggioranza si è preoccupato di proporre provvedimenti per ridurre le spese, anzi se ne sono inventate di nuove. In compenso nessuno si è preoccupato di ridurre il livello dell’imposizione fiscale, anzi tutti hanno fatto a gara nel proporre nuove e sempre più strampalate forme di prelievi, magari modificate poche ore dopo essere state proposte.
Ma c’è un altro elemento da prendere in considerazione per capire quanto è accaduto. Come spiegava lo storico Parkinson in un suo pregevole libretto, le tasse normalmente vengono votate da chi non le paga, o comunque da chi non è, se non in minima parte, toccato dal loro innalzamento. Ed è noto a tutti che i parlamentari italiani godono a questo proposito di un trattamento estremamente (qualche maligno direbbe scandalosamente) favorevole. Anzi, qualora un incremento del prelievo fiscale potesse in qualche modo colpirli, essi sono sempre pronti ad aumentarsi gli emolumenti. Senza distinzione alcuna di intenti fra maggioranza ed opposizione: questi provvedimenti, per il buon nome e la credibilità del Parlamento, vengono sempre votate all’unanimità.
06 novembre 2006
Vendesi Senatore per 42 milioni di Euro!
Il Senatore mercenario Pallaro (nome di battaglia "El Renegado"), "eletto" (mi vien da ridere...) al Senato come rappresentante della circoscrizione America Meridionale, aveva detto che non avrebbe votato la finanziaria se il governo non gli dava 14 milioni di euro per "l'imprenditoria italo-argentina" (altra risata).
Per "imprenditoria" italo-argentina, si intende il rimborso spese della campagna elettorale, soldi per il partito, e un fondo di cassa per comprare i voti alle prossime elezioni.
E ieri il governo della repubblica bananiera italiana, ha presentato un emendamento a favore di questa "imprenditoria" di 14 milioni di euro per tre anni per un totale di 42 milioni di euro.
Questo e' quanto costa alla maggioranza il voto del Senatore.
E la vergogna continua!!
05 novembre 2006
Rifondazione senza vergogna: Dopo la sala Giuliani, ecco il segretario Del Bello!
La notizia che Francesco Bonato di Rifondazione Comunista ed attuale sottosegretario all’Interno abbia assunto come suo segretario particolare al Viminale l’ex-brigatista rosso Roberto Del Bello e’ un ennesimo scandalo. Ricordiamo che Roberto Del Bello , veneziano, classe 1960, e’ finito in carcere nel 1981 e condannato per banda armata, con sentenza definitiva, a quattro anni e sette mesi di prigione. In casa del compagno Del Bello (nome di battaglia "Nicola"), al momento dell'arresto, furono trovati, si legge nelle sentenze, «appunti sulla lotta armata e sulle Cellule comuniste combattenti, un manuale del guerrigliero, volantini, ma soprattutto annotazioni su persone, numeri di targa, ecc. riferentesi a magistrati, avvocati e carabinieri, impegnati nella lotta al terrorismo, personalità politiche o industriali: annotazioni o schedature (...) costituenti l'ossatura della controinformazione utilizzata dal sodalizio eversivo per i suoi piani».
Cosi il sottosegretario Bonato ha giustificato quest’assunzione : «Il dottor Del Bello non è mai stato condannato per fatti specifici o peggio per reati di sangue(?!) In ogni caso Del Bello ha già pagato il suo debito con la giustizia, la sua condanna appartiene ormai a un’altra epoca storica, quella tragica degli anni di piombo, che ha sconvolto un’intera generazione. ».
Nessuno nega il diritto di Del Bello di rifarsi un percorso umano e professionale lontano dal terrorismo. Ma proprio al Viminale? E’ giusto che un ex brigatista ricopra un simile ruolo al ministero dell’Interno?
Come notano al Sindacato autonomo di polizia, è «strano che per fare il mestiere di poliziotto o magistrato sia richiesto un passato privo della seppur minima macchiolina. Ma se si sono commessi delitti anche gravissimi, se si è passati per le patrie galere di questo Stato perché lo si voleva rovesciare, si può invece diventarne un altissimo dirigente» per di più nel ministero incaricato di garantire la sicurezza dei cittadini.
Pazzesco!
04 novembre 2006
La Cina compra l’Africa
In questo momento si sta tenendo a Pekino il terzo vertice della Focac (Forum On China Africa Cooperation).
Il Presidente Hu Jintao ha detto oggi che la Cina offira’ $ 5 miliardi di dollari in prestiti e crediti all’ Africa e entro 2009 raddoppiera’ i suoi aiuti.
Le intenzioni della Cina sono semplici e chiarissime. Potere usufruire delle ricchezze naturali di questo continente per alimentare l'appetito vorace della sua economia.
Ed e’ veramente preocupante. A parte dal punto di vista morale, con l’invito di criminali come Mugabe dello Zimbabwe e Al-Bashir dello Sudan, ma per i danni che saranno fatti alle economie dei paesi africani, al loro ambiente e alle loro risorse naturali.
Perche' non credo che i Cinesi che hanno capito benissimo come funzionano le cose in Africa investiranno piu' di tanto in infrastrutture a lungo termine; Invece i soldi finiranno sui conti off shore dei leaders corrotti. E per quanto riguarda l'ambiente ho avuto modo di constatarlo in alcuni piccoli paesi dell’america latina. “I Cinesi sono come le cavallette” mi disse un ex ministro, “Quando hanno distrutto tutto in un paese si muovono sul prossimo finche’ non ci rimane piu niente”.
L’ironia poi e’ che il Cinese e’ fortemente razzista . Uno degli insulti peggiori nella lingua cinese e’ “Heigui” (Hag Gwai in cantonese) che significa negro.
02 novembre 2006
L' Emilia-Romagna a Singapore
Si è appena conclusa la missione della Regione Emilia-Romagna e Confindustria Emilia-Romagna, guidata dal Dr. Armando Campagnoli, Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, con la partecipazione del Dr. Mario Riciputi, Vice Presidente di Confindustria Emilia-Romagna e rappresentanti industriali e del mondo della ricerca universitaria.
Questa missione e’ stata organizzata per presentare il sistema industriale della meccanica avanzata e della meccatronica dell’Emilia-Romagna. Nel corso di questa missione sono state valorizzate le eccellenze della produzione dell’Emilia-Romagna, individuate opportunita’ di partnership, firmati protocolli d'intesa, organizzati incontri tra imprenditori e operatori locali, presentate iniziative di promozione di vari settori dell'economia dell’Emilia-Romagna.
Questo sì che è federalismo, questo sì che è un modo di dimostrare che l’Italia è un paese efficiente e valorizarne le sue grandi risorse, questa sì che è sana concorrenza tra le istituzioni, questo sì che è un modo di coordinare gli sforzi e di fare sistema-paese.
01 novembre 2006
Il giornalista Rob Hughes ha un problema con l'Italia.
Il giornalista sportivo inglese Rob Hughes, che scrive per l’International Herald Tribune e altri giornali tra cui il giornalaccio locale di Singapore lo “Straits Times”, ha evidentemente un problema con l’Italia.
Ricordiamo che durante tutto il periodo dei mondiali, scrisse sullo Straits Times di Singapore un articolo offensivo dopo l'altro
tanto e’ vero che persino l’Ambasciatore d’Italia a Singapore dovette intevenire.
Oggi sull’IHT leggo un nuovo articolo del Signor Hughes in difesa di Blatter che e' inaccettabile sopratutto nei confronti dell'Italia campione del mondo. Forse esagero, ma d’altronde preocupa il silenzio della nostra federazione, dei nostri giornalisti, del pubblico, insomma di tutti gli Italiani.
Si dovrebbe chiedere a Blatter di rassegnare immediatamente le dimissioni o ritirare le nostre squadre dalle coppe (cos’e’ l’Europa senza l’Italia?) e a Rob Hughes di scusarsi nei confronti di tutti gli Italiani che abitano a Singapore.
Anche perche’ non credo che in questo momento un inglese sia in posizione di darci lezioni di morale
Siamo la solita italietta stupida e complessata.....
Ricordiamo che durante tutto il periodo dei mondiali, scrisse sullo Straits Times di Singapore un articolo offensivo dopo l'altro
tanto e’ vero che persino l’Ambasciatore d’Italia a Singapore dovette intevenire.
Oggi sull’IHT leggo un nuovo articolo del Signor Hughes in difesa di Blatter che e' inaccettabile sopratutto nei confronti dell'Italia campione del mondo. Forse esagero, ma d’altronde preocupa il silenzio della nostra federazione, dei nostri giornalisti, del pubblico, insomma di tutti gli Italiani.
Si dovrebbe chiedere a Blatter di rassegnare immediatamente le dimissioni o ritirare le nostre squadre dalle coppe (cos’e’ l’Europa senza l’Italia?) e a Rob Hughes di scusarsi nei confronti di tutti gli Italiani che abitano a Singapore.
Anche perche’ non credo che in questo momento un inglese sia in posizione di darci lezioni di morale
Siamo la solita italietta stupida e complessata.....
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