20 novembre 2012
La Spagna promette la nazionalita' a chi investe piu' di 200,00 euro
Orde di Russi e Cinesi alla frontiera.
Passaporto vuol dire possibilita' di lavorare in tutta la UE.
Quando uno e' disperato...
Non so se vi rendete conto dell'ironia di questo articolo su un giornale irlandese...
E per quelli che "tengono 'a capa sulo pè spartere 'e recchie", leggere questo articolo tuttora rilevante.
Blogger italiano batte la BBC
Breve excursus sul TwentyEightGate, il mio ultimo..ahem..secondo voglio dire “scoop” che ha fatto il giro del mondo essendo un bello (e legale!) sgambetto al bulletto chiamato BBC.
È uno “scoop” importante abbastanza da aver portato quasi 21mila visitatori su questo blog in un giorno solo (13 Novembre).
In poche parole: la BBC ha combattuto per cinque anni contro un pensionato (il blogger Tony Newbery ad Harmless Sky) per impedirgli di ottenere una lista di nomi di partecipanti a un seminario sul cambiamento climatico, tenuto il 26 gennaio 2006. Io ho trovato quella lista (in maniera perfettamente legale, già su internet) e ne ho facilitato la lettura.
Tutta la storia QUI
(Thanks N.D.)
17 novembre 2012
Quantita' e Qualita'
Nei giorni scorsi in vari
paesi d’Europa (non tutti come qualcuno ha voluto far credere) in particolare
in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, i grandi malati dell’euro, si sono
svolte manifestazioni, presto degenerate in atti di violenza, contro le misure
di austerità decise per far fronte alla grave crisi che minaccia l’esistenza
stessa dell’euro e forse della UE.
In Italia in particolare ai
lavoratori si sono aggregate vaste masse di studenti ed insegnanti, per
protestare contro i tagli decisi per il ministero della istruzione, università
e ricerca. Gli insegnanti protestavano anche per l’intenzione manifestata dal
governo di aumentare da 18 a 24 le ore settimanali di insegnamento in cattedra.
A giustificazione della
protesta studenti ed insegnanti hanno rispolverato le solite motivazioni: così
si dà un colpo gravissimo alla cultura ed alla ricerca, il paese ne soffrirà
gravemente, tutto il sistema peggiorerà in modo inaudito, eccetera eccetera.
Queste affermazioni
troverebbero ben più di una giustificazione e mostrerebbero che studenti ed
insegnanti hanno un forte senso di patriottismo. Purtroppo si ha l’impressione
che, forse per mancanza di tempo, non abbiano mai preso conoscenza di molte
rilevazioni statistiche che collocano il nostro paese fra gli ultimi – per il
livello dell’insegnamento – non solo fra i paesi europei ma addirittura
rispetto a molti paesi extra europei.
Per quanto riguarda
l’insegnamento universitario, nella lista delle duecento migliori università
del mondo non figura neppure una delle 78 università italiane.
A questo punto una
riflessione si impone. Studenti e docenti sembrano non avere ben chiara la
differenza che esiste fra quantità e qualità. La protesta si riferisce ad una
progettata diminuzione della quantità degli stanziamenti; non risulta che
alcuna protesta sia mai stata fatta a proposito della bassa qualità
dell’insegnamento.
Che si debba spendere per
favorire l’istruzione e quindi la cultura è un fatto ovvio, ma il vero problema
è: come vengono spesi questi soldi? E’ vero che la ricerca è un elemento
essenziale per lo sviluppo del paese, ma deve trattarsi di una ricerca
passibile di pratiche applicazioni. Non si vuole qui disprezzare la ricerca su
argomenti puramente culturali (letteratura, storia, filosofia, e simili
argomenti), ma in momenti di grave emergenza occorre non disperdere i pochi
mezzi a disposizione e concentrarli invece là dove più verosimile è il ritorno
in termini economici. Proprio una maggiore disponibilità di fondi, conseguenza
della ripresa dello sviluppo, permetterà di sviluppare anche quei settori il
cui valore consiste in un incremento del livello culturale.
Insomma crediamo che anche
nell’istruzione si debba cercare la qualità e non solo la quantità dei mezzi
messi a disposizione, senza mai avviare una seria riflessione su come questi
fondi vengono spesi o per meglio dire dissipati senza alcun profitto per il
paese e per chi quei fondi li ha faticosamente prodotti e ad essi ha dovuto
forzosamente rinunciare.
Il Bertoldo
16 novembre 2012
La Cina mira a una base militare nell'Atlantico
Il 27 giugno, un aereo con a bordo il Primo Ministro cinese Wen Jiabao, fece una sosta "tecnica" sull'isola di Terceira, nelle Azzorre. Ricevuto ufficilamente da Alamo Meneses, il segretario regionale dell'ambiente e del mare, il Primo Ministro cinese rimase quattro ore a visitare la piccola isola portoghese nel mezzo dell'Oceano Atlantico.
Questa "passeggiata" di Wen a Terceira, a seguito di una visita in America Latina, passo' in gran parte innosservata e sfuggi' all'attenzione, e avrebbe invece dovuto suonare come un campanello d'allarme a Washington e nelle capitali europee. Per prima cosa, l'ultima tappa ufficiale di Wen era Santiago, la capitale del Cile. I voli dal Cile alla Cina di solito attraversano il Pacifico e non l'Atlantico, quindi non c'era nessun motivo per il suo aereo di essere vicino alle Azzorre. Inoltre, chi visita le Azzorre generalmente evita Terceira e preferisce le altre isole.
Ma Terceira potrebbe essere una grande attrazione per Pechino: La base aerea n° 4. meglio conosciuta come Campo Lajes, dove il jumbo del Premier cinese e' atterrato, e' gestita congiuntamente dalla US Air Force e il suo omologo portoghese. Se la Cina controlla la base, l'Atlantico non sarebbe piu' sicuro. Dalla pista lunga 3,300 metri, gli aerei cinesi potrebbero pattugliare le porzioni settentrionali e centrali dell'Atlantico e, quindi, ridurre il traffico aereo e marittimo tra gli Stati Uniti e l'Europa.
Pechino sarebbe anche in grado di negare l'accesso al vicino Mar Mediterraneo.
Leggi l'articolo
Ron Paul lascia
Il suo discorso.
The only man who speaks plain truth.
Rather moving.
E pensare che da noi, sarebbe considerato un giovanotto....
Hong Kong ha gli affitti retail piu' costosi al mondo
New York, 14 nov - la Fifth Avenue di New York cede il passo alla Causeway Bay di Hong Kong come area con gli affitti retail piu' alti del mondo.
Secondo la societa' di ricerca immobiliare Cushman & Wakefiled, nel 2012 il prezzo medio degli affitti dei negozi sulla Causeway Bay e' salito del 34,9% rispetto all'anno precedente a 2.630 dollari all'anno per piede quadrato (22.307 euro per metro quadrato all'anno), mentre quelli della via dello shopping di Manhattan sono aumentati dell'11,1% a 2.500 dollari (21.204 euro).
La societa', che ha preso in esame 326 location in 62 Paesi, sottolinea che gli Champs-Elysees di Parigi hanno scalato due posizioni, arrivando al terzo posto: i prezzi sono aumentati del 30% a 1.129 dollari per piede quadrato (9.573 euro per metro quadrato). Il distretto di Ginza a Tokyo e' quarto con affitti medi annui di 1.057 dollari (8.962 euro). Tra le americane, Times Square, presa in considerazione per la prima volta, e' seconda dietro la Fifth Avenue, seguita da Madison Avenue e la East 57th Street, tutte a Manhattan.
(Via AGI)
22,307 Euro al metro quadrato per un negozio...
Abercrombie & Fitch adesso paga un affitto di 1 milione di dollari al mese, Zara e Forever21 pagano 1.4 milioni. Ma quanta merce devono vendere solo per pagare l'affitto?
Does not make sense to me...
Primo Ministro egiziano visita Gaza a supporto di Hamas
Eccoli i Fratelli Musulmani, quelli che ci avevano detto erano dei democratici.
Con Obama alla Casa Bianca e i politici che ci troviamo, stiamo freschi.
Con Obama alla Casa Bianca e i politici che ci troviamo, stiamo freschi.
Missili su Tel Aviv
I missili sono lanciati da zone vicino alle moschee, alle scuole, dove giocano i bambini....
Dimenticavo la profonda tradizione islamica di coraggio.
E per la stampa de noiantri, i cattivi sono gli israeliani of course....
Il giornalismo italiano e' proprio in mano a dei 68ini gauche caviar solo bravi a pontificare.
Wankers....!
15 novembre 2012
Spending Review
Come si è visto più volte,
il nuovo governo, insediato circa un anno fa, si è dato come compito il
raggiungimento in tempi brevi del pareggio di bilancio con l’eliminazione dei
consueti pesanti disavanzi, causa dell’ormai insopportabile debito pubblico.
E’ nozione comunemente
accettata che, quando i conti di una società o di una famiglia presentano degli
squilibri, i rimedi che si possono adottare sono solo due: se è possibile si
cerca di aumentare le entrate, fino ad uguagliare le uscite, oppure si ricorre ad una riduzione delle uscite, fino a
pareggiare le entrate. Si tratta com’è evidente di una nozione popolaresca, ben
lontana dalle complicate elucubrazioni degli esperti, appoggiate da algoritmi di
difficile comprensione per il volgo.
I tecnici convocati dal
Presidente della Repubblica, di fronte ad un così impegnativo compito, hanno
immediatamente pensato ad aumentare le entrate (vulgo le tasse), senza
preoccuparsi più che tanto delle conseguenze di una simile decisione. Solo
qualche mese più tardi si sono resi conto che forse esisteva anche la via di
una riduzione delle spese. Per nobilitare la volgare decisione convennero di
chiamare questa operazione “spending review”, che in italiano vuol dire
revisione della spesa.
Per avviare questa inedita
operazione i “tecnici” decisero di affidarsi ad un gruppo di tecnici più
tecnici di loro: finora nulla si è saputo di cosa questi tecnici al quadrato
abbiano suggerito: si pensa che sul loro lavoro sia stato apposto il “segreto
di stato”.
Tuttavia il ministro per la
Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, noto per le sue conoscenze
sismologiche, ha voluto agire indipendentemente per mostrare le sue capacità ed
ha annunciato solennemente che nell’amministrazione pubblica ci sono oltre 4.000
esuberi di personale. Dato che i dipendenti pubblici totali, in Italia, secondo
varie stime sarebbero ben tre milioni cinquecentomila (oltre a consulenti,
precari eccetera) c’è da supporre che le eccedenze di personale segnalate si
riferiscano solo ad alcune amministrazioni. E le altre? Un vecchio detto
parlava di montagne e topolini…
Il ministro ha tuttavia
precisato che non intende privarsi della preziosa collaborazione di questo
personale, che verrà riciclato in qualche altro incarico. Qual’è l’idea del
ministro: complicare ulteriormente la vita dei cittadini con nuove pastoie
burocratiche, giusto per salvaguardare dei posti di lavoro, oppure scoprire ben
presto che anche nei nuovi incarichi si verificheranno eccedenze di personale?
Dopo tutto non si tratta che di poco più dell’uno per mille della forza
“lavoro” pubblica, ma evidentemente il ministro, che ha annunciato che ci sarà
un minor costo di quattrocento milioni, ha dimenticato che gli stipendi non
caleranno, anche se entreranno in un altro capitolo di spesa.
Per fortuna che a risanare
il paese sono stati chiamati dei tecnici!...
Il Bertoldo
14 novembre 2012
Compiti a casa
Un anno fa, com’è noto, il
Presidente della Repubblica, in piena tempesta finanziaria mondiale, decise di
affidare la guida del governo ad un “tecnico”, assistito da un gruppo di
eminenti docenti universitari, banchieri, alti funzionari dello stato. Al nuovo
governo di emergenza non partecipò alcun esponente della classe politica, che
così desolante risultato aveva fornito in alcuni decenni di malgoverno.
Dopo essersi fatto
assegnare i “compiti a casa” dalla maestrina di turno, il neo Presidente del
Consiglio espose il proprio imperativo programma, basato su tre punti
essenziali, che possono così sintetizzarsi:
· raggiungimento del pareggio di
bilancio entro il 2013 (obbiettivo che già si era posto il precedente governo,
senza peraltro aver preso alcun provvedimento pratico in merito)
· riduzione del debito pubblico, che
aveva raggiunto il 120% del PIL
· rilancio dell’economia, per
fornire al paese i mezzi per il raggiungimento dei due primi obbiettivi,
attraverso un incremento del PIL
A distanza di un anno,
anche se si tratta di un tempo relativamente breve, ma comunque pari alla metà
del tempo progettato per il raggiungimento quanto meno del primo degli
obbiettivi prefissati, si può tentare un primo bilancio.
Il debito pubblico è
passato da1.898 miliardi a dicembre 2011 a 1.995 miliardi a settembre 2012, con un incremento del 5,1%,
pari ad oltre il 6% del PIL.
Sebbene manchino dati
precisi ed aggiornati, c’è da ritenere che anche il deficit di bilancio abbia
registrato un simile peggioramento, dato che il deficit viene coperto mediante
ricorso all’indebitamento
Dal punto di vista della
ripresa dell’economia si prevede a fine anno una diminuzione del PIL del 2,5%,
ed un aumento della disoccupazione più o meno della stessa entità.
La pressione fiscale
“reale” ha raggiunto il 55%, ossia il sistema pubblico assorbe oltre la metà di
quanto produce il paese.
Memori dei nostri trascorsi
scolastici c’è da domandarsi se la maestrina, in queste condizioni, chiederà
che l’alunno si presenti a scuola accompagnato dai genitori…
Il Bertoldo
Come è fabbricata la storia palestinese.
La didascalia della prima foto recita: “Condividete questa foto per far sapere al mondo cosa sta davvero accadendo in Palestina”.
L’originale (seconda foto) mostra invece cosa sta davvero accadendo: palestinesi che mettono in piedi un set fotografico improvvisato. Uno di loro, fingendosi un soldato israeliano, schiaccia un bambino con l’intento di addossare la colpa ai “cani sionisti”.
La foto, ritagliata ad arte per escludere gli spettatori dall’inquadratura, è stata infine fatta circolare su internet per ingannare la gente circa le “atrocità” dei “nazi-sionisti” contro la “Palestina” e alimentare l’odio verso Israele.
Solo un esempio di come è stata fabbricata la storia palestinese.
(Via...)
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